lunedì 12 dicembre 2011

Il Terrazzino dei Gerani Timidi

"Non ero più una bambina e avevo paura.
Attraversavo quel tempo in cui ciò che mi faceva più paura era proprio ciò che mi avrebbe fatto vincere la paura. L'emozione e la sua potenza, il senso vago e terribile della possibilità della felicità, come una corsa rischiosa lungo terreni incolti senza divieti di calpestare, al buio di un istinto inselvatichito e senza voce, tenuto in disparte, disattivato e sfiduciato forse perchè giudicato troppo maleducato.
Avvertivo sovente come una previsione che mi tentava, la percezione intensa e formidabile di qualcosa che doveva ancora venire; aveva a che fare con un mistero dolce, l'esistenza emozionante di una qualche avventura poetica, era una specie di stato febbrile, a volte un presentimento come un breve lampo, un piccolo pieno perduto nel vuoto, un istante di libertà intenso e lirico che galleggiava dentro, al largo del cuore delle solitudini.

Con buona probabilità doveva esistere in me, c'era un nido, un covo, dove tutte quelle emozioni e sensazioni erano possibili, dove vibrava quella passione di vivere calda e terribile, certi timori desti, e già certi rimpianti, c'erano orme che le cose avevano impresse di già, come i volti che il dolore aveva assunto e che il senso di una diffusa infelicità aveva reso indimenticabili.

Era stata coltivata su tutto, quella convinzione, piuttosto quella abitudine, a tenerlo tutto il dolore, senza lasciarlo fuggire e senza sfuggirlo; timida e precoce poi, vi era cresciuta accanto, come i papaveri al grano, una acerba capacità di compatire, come un udito fine, empatico e amoroso, con cui mi facevo tutt'uno, una tenerezza dolente, a volte una pena suscettibile e incendiaria che mi impediva di essere felice accanto ad altri che non lo fossero. No, non ero più una bambina.

C'era già, anche se quella bambina non lo sapeva, uno spirito incline a contemplare il fondo del vaso e anche il suo orrore e poi, da sempre, un'immaginazione salvifica e pericolosa che quella campanella d'inizio, col suo squillo persistente e inaspettato, come un acquazzone d'estate, aveva svegliato e finalmente richiamato.

La paura tuttavia era il gigante della mia esistenza, il genitore possente e assidio che mi lasciava da sempre crescere senza tradire nessuno, una sorta di idolo nero che mi teneva al riparo dagli aspetti consueti e incapienti delle necessità dell'esistenza quotidiana.
Così mi avvinghiai a lei e vi rimasi legata, fu l'unica a tenermi compagnia, piantandomi sull'orlo di una voragine solitaria.

...c'è qualcosa di incredibilmente bello nell'infelicità, fu la prima cosa che pensai ed ebbi voglia di piangere; ma più per la forza con cui sentivo che la vita bussava, era la sua offerta che mi faceva trepidare e per la quale sentivo già nostalgia, un rimpianto, come se l'avessi perduta prima ancora di averla goduta. Le sue stesse possibilità mi emozionavano, eppure mi sembrava di non esservi compatibile, così mi ritrovavo immobilizzata come uno scorpione in mezzo al deserto, quando sente avvicinarsi il pericolo; non era la tristezza che mi faceva piangere, era la promessa della felicità che avvertivo e per la quale non mi sentivo capace, come per una convinzione non la potessi abitare, che non fossi in grado di sodddisfarla.
Non l'avrei mai seguita la felicità. Non la felicità; come se la mia terra d'origine non la conoscesse, come un uso e costume straniero, un mistero a cui mi sarei presto arresa, una malattia esantematica scampata.
Non la felicità. Non per me."

Il Terrazzino dei Gerani Timidi.
Anna Marchesini.

Descrive alla perfezione me in questo momento.

domenica 20 novembre 2011

...scelte...

...scelgo oggi, con ferma lucidità, di stare sola. Lo scelgo per me, per ritrovare quello che voglio davvero, per farmi stare bene, per riuscire credere finalmente a me stessa, ad accettare tutto quello che sono, fragile e forte, sorridente e piagnucolona, amica e amante...

Faccio oggi piccole scelte, per sentire che posso scegliere io il mio domani, il mio essere, il mio voler fare...scelgo di non accendere più la tv perchè tanto si trova tutto su internet, scelgo il piccolo piacere di una camomilla davanti alla finestra, scelgo di voler vedere il mare almeno ogni 20 giorni, tempo massimo di resistenza visiva e olfattiva, scelgo di avere amici veri e molti molti conoscenti, scelgo di voler sorridere e non rimanere sempre nell'angolo sfocato del quadro, scelgo di voler vedere vecchi film un giorno a settimana, quelli che qualcuno più bravo di me definisce imperdibili nell'arco di una vita, scelgo di voler tornare a cucinare, per me e per gli altri, scelgo di rimanere in quel gruppo di amici e se lui ci sarà staremo male in due, lui nel guardarmi e io nell'essere guardata, scelgo ancora una volta la musica, tutta, perchè mi fa tremare il cuore e l'anima, scelgo di dire anche di no a chi se lo merita, senza troppe colpe, scelgo di lasciarmi andare un pò di più e vivere i sedici anni che non ho vissuto mai, scelgo di vestirmi con colori diversi oltre al nero che mi meto, scelgo di passare domeniche fuori di casa, scelgo di fare fotografie in cui ci sono anche io, scelgo di dipingere con le mani e sporcarsi tutta, scelgo di avere un rapporto più sereno con mia madre, sperando di riuscire a riprendere un rapporto ormai perso e logoro, scelgo di voler rallentare con la quantità di caffè e sigarette, ma qui non prometto nulla al momento, scelgo di poter svegliarmi la mattina con un sorriso di vera felicità...e spero che le lacrime che mi accompagnavano anche al di fuori dei sogni siano un brutto ricordo.

Mi devo tutto questo.

domenica 13 novembre 2011

Doveri.

...lo dovevo a me stessa...venire li e guardarti negli occhi...

...avevo già deciso, come tutto nella mia vita...

...dentro lo sapevo già, sarei venuta da te mercoledì sera, tutto remava contro, il mezzo con cui arrivare da te, gli occhi rimproveranti di una delle persone più importanti della mia vita, le risatine delle amiche...

...ma venire da te a guardarti negli occhi non voleva dire "Io sono ancora qui per te"...voleva leggerci la verità, scrutare quegli occhi grandi e scuri e trovare una risposta...

...sarei impazzita se non lo avessi fatto, il mio cuore avrebbe continuato a premere contro non so quale aorta, a battere all'impazzata, i miei sogni a portarmi a vederti, ad incontrarti, a baciarti, a parlarti, ad avere la mia mano nella tua...

...volevo guardarti per capire che mi ero sbagliata, che non ero nulla di più di un altro corpo per te, una bocca come le altre, uno sguardo normale di una ragazza normale...

...ma in fondo volevo anche che non fosse così, volevo che tu mi dicessi che era colpa tua, non mia, non del mio essere non speciale...volevo che dicessi che ora davvero non e' il nostro momento, che tu non sei pronto, non sei pronto per una cosa come me, che ti travolge, che ti prende dentro in fondo allo stomaco...ma comunque non c'era spazio per me nella tua vita ora. Ne avevo bisogno per mettere un punto, qualcosa di solido dentro, al posto di questo liquido che va su e giù.

Volevo che tu tornassi a me, che ti inventassi un addio.


Al momento che mi infilo in macchina, tutto si placa. I miei pensieri se ne vanno e lasciano il posto alla musica che la radio passa, il mio stomaco si rilassa e nulla stringe più...il viso rimane calmo e tiepido...sotto casa tua, su quella panchina, davanti al tuo portone, non penso, so solo che anche se non arriverai mai, io ho fatto quello che MI dovevo, che qui il punto ce lo mettevo davvero.

Adesso che tutto è finito, adesso che tu non sei arrivato, che io ho lasciato un biglietto alla tua porta, per dirti che si c'ero, ma non ci sarò mai più, proprio perchè se non hai avuto modo di spiegarmi con i tuoi occhi, le parole di domani non serviranno a nulla, io torno con dentro un bene per me stessa diverso, perchè il mio corpo adesso non mi fa più male, perchè tu questa ossessione temporanea forse non ci sei più...

...forse...

...forse...

...perchè oggi è un giorno da rifare...

http://www.youtube.com/watch?v=DNnTce7-IgY

...forse sto fuggendo anche da te...

lunedì 7 novembre 2011

...per stare bene...




...si deve per forza passare dalla sofferenza???

Cioè, si deve aspettare, aspettare, aspettare, con questo nodo in gola, con l'ansia di guardare il telefono, il suo profilo, un suo vecchio messaggio e chiedersi "Ma allora non stavo sognando???" e stare dentro questa gigantesca bolla di sapone mentre tutto il resto del mondo va avanti e ti guarda come una scema, fino a farlo diventare ossessione pura, se già non lo è già diventato???

Oppure,affrontare il dolore, andarci a sbatterci addosso, prendere e andare davanti ai suoi occhi, alla sua faccia, e così sentirsi dire tutto quello che in fondo al cuore già sai, sentire dire che non è mai esistito, che io ero per lui una persona come le altre, che le sue mani non erano strette alle mie come non mai, che le sue labbra hanno baciato le mie con la stessa passione di quelle che baceranno altre labbra stasera, i suoi occhi hanno guardato e guarderanno infinite volte altre donne con la stessa intensità...quel bacio, il primo, finito con un sorriso e un morso, non è esistito mai...

...non son capace di non affrontarlo questo dolore...anche se farà ancora più male, anche se mi si tatuerà sulla pelle...ma almeno ci sarà un giorno in cui io, questo male, lo dimenticherò...ce ne saranno altri si...ma questo mai più.

...e "Lasciarsi un giorno a Roma" di Niccolo' Fabi sembra scritta soltanto per me...

venerdì 4 novembre 2011

...Non voglio...

...non voglio cedere, non voglio tornare a buttare il mio cuore in mani sconosciute, perchè io lo so che succederà, è già successo millenni fa, ed è successo appena ieri...io non riesco a scindere la mente, il cervello, la razionalità...dal sentimento più puro...che non deve essere per forza innamoramento...

...già detto, già scritto, ne sono consapevole: Non So Gestire le mie Emozioni. E mai ci riuscirò.

...credevo fosse passata quella fase, la fase dell'amore incondizionato, di quel periodo in cui sei innamorata folle di quella persona, qualsiasi cosa lui dica o faccia tu la prendi come un segno, se non chiama è perchè è sta per scoppiare una bomba e lui deve dissinescarla, se non ti risponde al messaggio è perchè la sua nonna sta male e lui è li a preparale la camomilla più tiepida che c'è, se lui non si presenta ad un appuntamento non è che, come ti dicono tutti perchè sta giocando, perchè non gliene frega nulla, loro non lo sanno cosa ti hanno detto i suoi occhi,loro non sanno le parole che ti ha detto, non sanno come le sue labbra si sono baciate alle sue...

...io credevo di essere grande adesso, credevo di riuscire ad essere obiettiva, di vedere le cose con un certo distacco, di trovare il limite giusto...

...il limite non esiste per me. O tutto o niente.

Non riuscirò a conviverci. Non capirò nemmeno stavolta, non capirò se non vedo quegli occhi, non capirò se non lo sento dire da quella bocca, se quella mano non stringerà la mia.

...come sempre, la parte sbagliata di me è l'unica possibile.

sabato 29 ottobre 2011

...fidarsi...

...fidati di me avevi detto, come in questa foto, apparsa così per caso tra miriadi di altre, io e te ci siamo trovati così una sera, di un giorno pieno di attesa...

...io e te che da subito ci siamo guardati così, tu con quell'aria da tombeur de femme...e io spaventata a morte dalla normalità che provavo quando ti ero vicina...

...una pazzia e tu che ridi e ridi...e poi mi sorridi fermo...e mi chiedi con i tuoi occhi di guardarti bene...di non pensare troppo, come già sai che faccio io, ma di fidarmi che in quell'attimo tutto si sarebbe salvato...

...noi, la mia anima, il mio sorriso, il cuore si sarebbe salvato, questa città a me sconosciuta, il mare che da lontano luccicava sotto le luci delle barche e della luna...


...pensa solo a ora. Anzi, non pensare a nulla. Non pensai davvero a quel nulla e a nessunaltro nulla possibile.

Nessuno mai ci era riuscito.


mercoledì 26 ottobre 2011

...cicatrici...




...e tu, guardandomi una cicatrice, soffrirai di quel dolore che non hai vissuto...

...e mi chiederai dove ero, come è successo...mi chiederai dove sono le altre...


...e io ti dirò che per quelle è ancora troppo presto, quelle dell'anima te le racconterò strada facendo...

domenica 23 ottobre 2011

...Io non son adatta a questo mondo...




...l'ho sempre saputo, anche a 16 anni quando io mi chiedevo certi perchè che i miei amici mi guardavano con occhi confusi e interrogativi...

...io non son adatta a starci perchè soffro troppo, soffro a leggere il giornale, per non parlare delle immagini dei telegiornali, soffro se penso alla povertà nel mondo, alle persone strappate via alla vita che volevano vivere, e forse proprio per questo non ho avuto il coraggio di andarmene come ho pensato molte volte...e molte volte ci sono andata vicino...

...io non riesco a fare giochini e giochetti, a non avere una linea lineare e seguirla, a non prendere ciò che voglio ma chiedendo sempre prima "Posso?", vorrei che le persone fossero sincere come lo sono io, che affrontassero le cose con la stessa spinta entusiastica che provo quando mi butto dentro un qualcosa...

...non riesco ad essere passiva nelle passioni...non riesco a vedere il tutto con distacco...non riesco a non sentire battere il cuore, ansimare nell'attesa...odio le pentole che bollono con il coperchio...mi sembra di non avere il tempo di aspettare che sia il momento giusto per scoperchiarle...

...vorrei solo stare bene, e se vedo nitidamente quello che mi fa stare bene, gli vado incontro...ma poi, dall'altra parte chi c'è?

Persone egoiste sempre, che pensano a quello che hanno bisogno loro e basta, che aspettano il momento giusto per attaccare, per sorridere, per fare dire o vedere...

...io non sono così. Non son adatta a questo mondo, che è sempre sopra la righe, anzi che bisogna sempre essere sopra le righe, sempre più apparire senza mai essere...

...io sono incapace di gestire le mie emozioni, sono un vulcano che esplode la felicità e nello stesso modo il dolore...

...inizio a capire cosa mi perderò durante l'arco di tutta questa mia vita...la felicità di un sorriso dato da un piccolo essere che ha un amore imprescindibile da qualsiasi cosa tu faccia o tu sia, il proteggerlo da qualsiasi cosa possa fargli male, anche solo per una lacrima, il suo abbraccio prima di dormire, il chiamarmi in quella maniera li, tutti vogliono sentirsi chiamare così per sentirsi realizzati...

...mi perderò un amore insensato e folle, un amore che ti porterà sempre dalla parte giusta, sulla strada perfetta, e se quella strada venisse persa un momento, quell'amore riuscirà a riportarci in un posto sicuro, dove ci potremmo abbracciare un momento e ritornare a percorrerla senza la paura...

...inadatta perchè soffro troppo...perchè sento il cuore che fa male, perchè già a vent'anni quando ho visto il mio utopico amore mano nella mano con la sua lei, per strada, ho sentito una fitta al cuore, ho dovuto fermarmi da una parte e cercare di smettere di vedere solo quelle mani intrecciate, forti e vogliose di stringersi...perchè di dolori così nella vita ne ho avuti tanti...e so che non finiranno.

Giuro che vivere è l'esperienza più difficile che mi potesse capitare.

mercoledì 12 ottobre 2011

...Domanda...

Mi hanno chiesto: "Ma lui cosa ha fatto per riaverti?"


Non ho saputo rispondere, rimanendo a bocca aperta.

martedì 11 ottobre 2011

La Chiave Nuda




"Lo sai che non ho più le chiavi di casa tua, lo sai. So che pensi non sia così, ed in effetti non lo è, ma mai e poi mai lo ammetterò. Avere la chiave, nuda e cruda così mi fa stare bene, mi fa stare sicura. Posso pensare, ad averla nella tasca dei jeans, che in un attimo, per qualsiasi cosa, io potrei essere li, mi potrebbe mancare una scarpa, un cd, si lo so ho preso tutto da li, ma potrebbe darsi che mi sia dimenticata qualcosa, che il cd che ho bisogno di sentire proprio adesso lo avessi lasciato li, mischiato tra i tuoi. E non importa se mi manca la chiave del portone esterno, suono alla Signora Lidia, le dico che le ho lasciate in ufficio e lei mi aprirà. Magari mi fermo un secondo sul suo pianerottolo a fare due parole, così è contenta. E allungherei anche l'attesa. L'attesa che monta nel salire per altri due piani fino ad arrivare davanti alla porta di casa. Adesso è di casa tua. Ma fino a poco tempo fa, beh, era anche la mia porta. Il mio tappetino, con la rana verde incoronata come un principe. La nostra maniglia. La nostra targa incisa che non c'è mai stata. Mi sento mia anche lei. Potrei prima origliare un pò, potrei avvicinarmi allo spioncino per vedere se lo avessi lasciato su, per capire se ci sei, se sei solo, se ci sono rumori, di altre persone, di nuove cose portate, di altri donne lasciate. Forse potrei entrare piano, senza far rumore e scoprire che è tutto diverso, che hai spostato tutto, attaccato i nostri quadri che attendevano li un tuo momento, lo stesso che ho atteso io, a lungo. Il momento perfetto in cui tu saresti stato capace di allontare il resto del mondo e guardare me, prendere me, cercare me, volere me, avere me. Questo ti è mancato. Forse è arrivato ora, insieme alla tinta che ho trovato nello stanzino, quel colore che avrei tanto voluto per la colonna di ingresso. Forse troverei anche un nuovo divano, una nuova televisione e poi anche una nuova foto, una nuova coppa dei tuoi trionfi. Potrei scivolare piano in cucina, e capire che quel messaggio nascosto c'è ancora. Quel messaggio che si nascondo dietro lo sportello del mobilino piccolo, fatto quasi a posta per tutte le spezie che abbiamo comprato in giro, ma poi cosa si comprano a fare tutte quelle spezie se non sappiamo nemmeno che sapore hanno, quello del nostro primo anno insieme, che scrissi la mattina appena sveglia mentre aspettavo che il caffè salisse. Tu ancora dormivi, io avevo preparato un vassoio con i cornetti caldi e i biglietti per il concerto, e mi è venuto in mente che se avessi scritto li dentro qualcosa tu non lo avresti visto per almeno sei mesi buoni. E così ho fatto. E son sicura che se adesso, entrando in cucina, provassi ad aprire quel mobiletto, il messaggio ci sarebbe ancora. Li al suo posto. Non lo cancellerei, non lo cancelleresti mai. E' un ottimo deterrente per le tua avventure, le donne che frequentano la tua cucina saranno poche, dato che nessuna si ferma a dormire da te, le riaccompagni dolcemente alla porta chiedendo se hanno bisogno di un taxi, e le baci dicendo che domani le chiamerai. Hai fatto così anche con me. Ma se per caso, una di queste dovesse riuscire a rimanere li tutta la notte, sicuramente tu lasceresti lo sportello aperto del mobilino, in modo che lei possa vedere il messaggio scritto. E che capisca che tu sei impegnato. Non confermerai, non negherai, lei se la prenderà e non dovrai nemmeno fare finta di volerla chiamare il giorno dopo.

E mi fermerei qui, davanti al corridoio, vuoto e senza nemmeno una foto, perchè per quelle non hai ancora trovato il tempo, il modo, il punto preciso, la cornice giuste. Rimangono chiuse nel cassetto, come fossero venute male, come fossero sfocate, come siamo stati noi. Nella camera non posso venire, non posso proprio rischiare di trovarti li con qualcuna o peggio, trovarti da solo, sperare ancora che tu non abbia avuto nessuna, tu stia sempre pensando a me, che non riesca a guardare in quel modo un'altra donna, che non riesca a sfiorale la mano, il collo, che il suo odore non ti dia noia perchè non è il mio. Non posso sfidare il destino, non posso chiedergli che il tuo lenzuolo sia disfatto solo da una parte, che si divida in due parti completamente diverse, una perfettamente liscia, l'altra un caos assoluto di grinze e pieghe. Capissi che tu non hai avuto nessuna nel frattempo sarebbe un colpo che il mio cuore non riuscirebbe a sostenere, vorrebbe dire che quello che dicevi era vero, che i tuoi occhi dicevano la verità, che io non volevo crederci ma in fondo era così, che avevi ragione tu. Non posso entrare in quella camera, la mia vita ancora non si è ripresa senza di te, senza l'averti accanto nell'anima e mai fisicamente, e forse è la scelta sbagliata perchè forse, realizzando veramente che sei andato avanti, che il tuo corpo mi ha già dimenticato, che altre donne hanno preso il mio posto, hanno giocato sotto quelle lenzuola, hanno provato ad averti e ci sono riuscite anche per un attimo, forse il mio cuore smetterebbe di battere per te, forse riuscirei a staccarmi più in fretta, vedrei la lontananza come il tempo che fa bene.

Io non dovrei avere questa chiave, perchè io sono una persona sincera, in genere, io ho negato di tenerla in tasca, di averla sempre con me a te, e al resto del mondo, ho detto a me stessa che la tenevo per affetto, che l'avevo per sicurezza, per un'evenienza, ma forse ne avevo bisogno. Fino ad oggi. Adesso che la lascio qui, su questo pavimento, per un'altra, che arriverà presto.

Ma quella scritta, quel ricordo, quella sarai tu a toglierla. Fino a che vorrai, sarà dietro quello sportello, il fine per cui ci starà fino a che tu lo deciderai, starà a te sceglierlo."

giovedì 22 settembre 2011

...non lo voglio questo autunno...

...adesso su questo terrazzo che non sento mio, in questo pomeriggio che volge al termine, questo sole caldo mi riscalda...la pelle...

....lo guardo, e si è posizionato proprio proprio verso casa tua, quella che fino a poco tempo fa era la nostra...e se mi allungo riesco a vedere l'angolo del tuo terrazzo...mai successo in tre anni...

...in questi tre anni, quando tornavo in questa casa, ci provavo sempre. Mi mettevo nell'angolo del terrazzo e cercavo di sporgermi il più possibile per vedere l'angolo di terrazzo, il muro giallo crema, le persiane verdi...e pensare a me e a te li...che camminiamo insieme...che ci cerchiamo...che ci troviamo...mi allungavo con il collo così tanto che credevo di diventare un cigno nel momento stesso in cui lo facevo...

...ma mai son riuscita a vederlo l'angolo, mai...adesso invece si...è strana questa cosa, forse folle o più incredibile nel senso che non ci crederebbe nessuno...eppure è così...

...in questa fine di pomeriggio, con il sole che lentamente sta calando o forse anche troppo velocemente, ti penso. Tanto. E mi ritrovo delusa. Da te, dai tuoi comportamenti. Delusa da questo destino, che sembrava avesse in serbo per noi soltanto la felicità.

E invece ha distrutto il futuro, l'ha cancellato come fosse un passato. Come quello che cerco di dimenticare. Il nostro.


venerdì 16 settembre 2011

Cuore Anarchico




...e allora fai come vuoi, vai dove vuoi, fatti trasportare, decidi tutto quello che ti va di fare, toccare, sentire, muovere...ma smettila poi di stare così male...

...caro il mio cuore hai scelto l'anarchia??? Hai scelto di voler provare ogni tanto a fare come vuoi, cercando di tagliar fuori il cervello??? Beh, poi non dirgli per favore di piangere, di duolere, di farti dare tachicardia...o di farlo smettere di sentire il bisogno di nutrirsi...

...cuore anarchico perchè adesso fai così? Perchè mi fai cedere? E soprattutto perchè tu non mi prepari per il dopo? Il cervello si, lui lo fa. Mi dice: "Stai attenta, se telefoni potresti essere felice a momenti, ma poi lui dirà per forza qualcosa di sbagliato, e tu ti arrabbierai o peggio ancora, rimarrai delusa." Lui mi avverte. Tu adesso hai preso ad avere l'atteggiamento che ti pare, a non farmi fare cose razionali, a farmi cedere e però poi...però...

...però poi sto male, sto peggio, non è vero come mi volevi far credere che lasciandosi andare tutto andrà bene...andrà si...ma non bene...

...quando dopo che ti do retta, sono in attesa del riscontro...il riscontro non arriva...e se non arriva inzio a stare male...male davvero...non riesco a stare nell'attesa...di una risposta, di una telefonata, di un "Si, mi manchi."

Tu così anarchico non lo sei mai stato. Io non so gestirti così. Ed è peggio di prima.

mercoledì 14 settembre 2011

...ancora non passa...

...pensavo che così fosse tutto più facile...standoti lontano dicevo...pensavo che ti avrei dimenticato...più velocemente...

...e invece sei qui, ogni giorno che bussi al mio cuore, ogni parola che qualcuno scandisce in un certo modo, una canzone che passa alla radio, una foto che sbuca da qualche cassetto...e poi io qui, in questa casa che non è più la mia...

...avevamo un progetto, forse anche troppo chiaro, come lo sono io.

Adesso qui dentro mi sento vuota. Come lo sono dentro di me.

Adesso non so nemmeno se vorrei davvero dimenticarti.

martedì 30 agosto 2011

Notte di stelle


...ieri sera era una notte senza paura...senza paura ho avuto bisogno di te, ma non per me soltanto...per noi...ho avuto il desiderio di entrare A casa, la nostra...ho avuto il desiderio di fare piano nel girare la chiave per non svegliarti...di entrare a piccoli passi leggeri...e arrivare fino al nostro letto, sistemarmi li, al tuo fianco...accoccolandosi vicini...nella nostra normalità...

...avrei voluto passare tutta la notte con la finestra sulla notte...il cielo stellato sopra le nostre teste...e respirare a fondo...placare il dolore di questi ultimi periodi...cercare la pace nel tuo respiro...


...tu non c'eri...non ho avuto il coraggio di attendere...la paura si è impadronita del mio respiro...e ho pensato al destino...che fosse un segno...

...me ne sono andata...non ho smesso di pensarti per tutta la notte solitaria...

martedì 16 agosto 2011

Il Domani




...non riesco a non pensare al domani...

...è più forte di me, io non ci riesco...non sono come te, ottimista per natura, non riesco a dire "Vedremo, faremo, valuteremo, come sarà sarà, quel che succederà succederà...".

Se la barca va è perchè IO son al timone, non perchè la lascio andare.

Ho capito una cosa in questo periodo: che se dovevo, potevo è il verbo più adatto, cambiare lo avrei già fatto a suo tempo, quando il mondo mi è caduto addosso la prima volta, quando tutta la mia realtà si è fermata. Li, una persona brava, laureata in psicologia, ben pagata, avrebbe detto che io dovevo sviluppare non so quale forza interna che mi obbligava a prendere altre strade, a non scegliere sempre tutto il perfetto, a non voler sempre programmare tutto...ed invece così non è stato.

E son connvinta che se non è successo allora, non succederà mai più.

Io vedo tutto bianco o nero. Le mie sfumature di grigio sono o scurissime o chiarissime. E valgono tutte per le altrui persone. Tutti hanno da me una giustificazione, per me tutti mettono la buona fede in ogni cosa che fanno. Ma la mia vita, perfetta non è lo è mai stata e mai lo sarà, deve essere guidata da me. E non importa se un domani quello che ho programmato verrà portato via da un soffio di vento, o da un grosso macigno sopra la mia testa...e ci penserò al momento a deviare il tutto...perchè è vero che so programmare a lungo termine...ma so anche gestire le emergenze...tu invece cerchi sempre il bene, vedi tutto il buono della vita, credi che nessuno ci possa far del male, che tutto si risolverà...

Purtroppo la mia piccola esperienza di appena 32 anni in questa vita, su questa terra, dentro questo mondo, mi fa vedere le cose in maniera diversa. Non ho il fiocco rosso, non l'ho mai avuto, o perlomeno quelli che dovevano accorgersene non l'hanno mai fatto. E vedo la realtà delle cose. E forse, proprio perchè non la vedo come meravigliosa occasione di spasso continuo, la vedo nera. Scura. Ed è per questo che DEVO programmare. Tutto.

E adesso, sola come mai, sono qui che cerco di essere soddisfatta di essere riuscita a sopravvivere ad un lungo week end da inventare, di essere rimasta sola con se stessa, e di esserci stata anche bene.

Ma adesso, a traguardo ultimato, che si fa??? Qual'è il prossimo?

Sai dirmelo tu, uomo che dice andrà sempre tutto bene, cosa me ne faccio io di questa giornata???

domenica 14 agosto 2011

Terapia Scrivana



...dice che scrivere faccia bene a tutto...all'italiano come nostra lingua natia, al cuore e all'anima...io è da stamani che scrivo mentalmente...ci riesco benissimo quando sono in bici...e mi fermerei ad ogni angolo per appuntare un pensiero, una frase, una storia...

...stamani la mia città è deserta...è domenica, domani è ferragosto, è agosto e fino a pochi giorni fa era ancora piena di persone, di cose, di fatti che succedevano e voci che si rincorrevano...

...stamani invece la calma della domenica ha preso il posto al vuoto dell'estate...sembra quasi la raffigurazione del mio vuoto interiore...

...devo imparare a stare bene da sola, con me stessa...o forse non proprio da sola con me stessa nel senso da dentro...ma proprio sola...

...in bici passo da una strada secondaria, che conosco molto bene, è la strada della parrocchia che frequentavo da piccola, tutti i sabati prima, quasi tutti i giorni nella primissima adolescenza...la porta del chiostro è aperta, rallento, sbircio dentro...il campino da basket è senpre li....riesco a vedere solo quello...e la nuova retina del canestro...meno male, l'avevamo voluta da sempre...

...al giardino li vicino un uomo sulla cinquantina passeggia con il cane...un cane bianco e pelosissimo...io non soffro il caldo, ma mi immagino se avessi tutto quel pelo stile volpino addosso forse lo patirei...il suo padrone ha pantaloni corti, scarpa leggera e una camicia con le maniche cortissime giallina con dei fiori viola...e penso che sua moglie deve fare i lenzuoli, li deve cucire e quella camicia gliel'ha confezionata lei con uno scampolo rimasto...perchè se dovesse aver pagato per comprarla, beh avrebbe avuto del coraggio...

...sui muri del teatro c'è scritto Ti Amo Mamma Love...chissà cosa vorrà dire...potrei farci una storia...

...passo dalla solita via...quella in cui ad un certo punto, ad un angolo con un'altra, si vede uno scorcio della Cupola della Madonna...bellissima...quella che vedevamo sempre insieme...non riesco a non fermarmi nel punto esatto in cui io e te ci fermavamo sempre un istante...solo che io non riesco a soffermarmi solo un attimo...mi devo fermare.

E cerco il tuo sguardo nel niente, il tuo profumo nel vento, la tua mano nello spazio vicino a me...è difficile adesso essere sola...perchè io sola non ci so stare, lo dici sempre anche tu...e poi perchè mi manchi...perchè adesso non ho nessuno che risponde alle mie domande, che mi dice che andrà tutto bene...

...non so perchè è successo a noi, tu dici che questa domanda non devo farmela...ma io ora non riesco a non farmi domande...ci sono mille perchè nella testa...e altrettanti nel cuore...

...non pensavo tu mi mancassi così, non credevo fosse così difficile vivere senza te...lontana da tutto quello che siamo...

...adesso, stupida, mi fermo qui a vedere quello che guardavamo insieme...e mi manchi perfino qui, in questa via, davanti a questa visuale che c'è da sempre...

mercoledì 10 agosto 2011

Cosa vuoi adesso?

...quello che voglio adesso? Voglio noi sei mesi fa, voglio essere felice come lo ero allora, con te che mi guardavi come la cosa più bella che potessi vedere al mondo, voglio le nostri notti di luna piena affacciati al cielo, voglio che il sole mi brilli sulla faccia e avere la certezza che tu sia li, dietro di me, senza aver il bisogno di voltarmi...

...rivoglio la fanciulezza spensierata che non ho mai avuto...



...voglio avere qui davanti a me colui che ha distrutto il nostro futuro...



http://www.youtube.com/watch?v=CMJ7YrG1WBY

sabato 6 agosto 2011

La Paura di Noi

...adesso è l'ora della paura...

...di quella paura...

...mi trema il cuore, le gambe, la pancia e anche la mandibola, quella inferiore...sarà perchè è più mobile, non so...

...muoio di paura...ho le lacrime, quelle del terrore che poi inevitabilmente si tramuterà in dolore...

....e se penso che ho paura di vedere lui, la persona che credevo di conoscere di più in questa parte di vita, beh mi si spacca il cuore...nel vero senso lato...

....sto male da morire...lui che mi dice "Vediamoci oggi. Ti passo a prendere io."

Io che dico si, ma che da un'ora a questa parte gli avrei già detto di si e no e di nuovo si e di nuovo no almeno una settantina di volte...

...adesso non ho più paura di rimanere sola, non ho più paura del borsone nella camerina appoggiato in un angolo, della camera della mia adolescenza, non ho paura di guardarmi allo specchio e vedere che son cresciuta e che crescere senza la cosa che ho scelto di non avere...

...adesso non mi mancano le mie stanze, le mie cose sul cassettone, tutto quel caos...adesso non sento il bisogno di ridere sempre, di far ridere sempre gli altri, della mia ironia, a volte incomprensibile ai più...

...ora tremo. Perchè lo vedrò. E se da sola penso che poi in fondo il nostro sarà uno di quegli amori impossibili, come nei film di altri tempi che succede che due persone si amano, davvero, ma che per un milione di motivi non possono vivere insieme le loro strade, oggi quando lo vedrò capirò quanto ne sono innamorata.

E quanto sarà difficile rimanergli lontana per tutta la vita.

lunedì 13 giugno 2011

...perchè votare è un diritto...e un dovere...

...ci sarebbe da scrivere pagine e pagine su questo tema...non ne verrebbe un libro, ma un saggio proprio...

...sul mio feisbukke sabato ho scritto soltanto GOOD NEWS nei miei "A cosa stai pensando"...c'era un evento gratis a Firenze, il concerto dei Queen a Wembley su Mtv...e poi le persone che si son date un gran da fare perchè le persone capissero cosa significasse questo voto...

...che altri cittadini hanno detto un "No" forte a qualcosa, qualcosa che a loro non piaceva proprio, e si son messi a cercare di far capire le loro motivazioni a altri cittadini come loro, hanno porto sorrisi e penne per far si che si potesse scegliere, per far si che noi cittadini italiani potessimo scegliere su quesiti di seria importanza...

...queste persone poi, hanno cercato di far capire a tutti gli italiani quali erano i rischi reali se questi quesiti fossero divenuti legge...legge vera...e hanno cominciato ad urlarlo a bassa voce, non hanno preso tv, radio, ma i mezzi che avevano a disposizione: internet, le radio free on web, i social network, i ragazzi universitari...hanno cominciato il passaparola con i mezzi che oggi i giovani usano...perchè loro sono le persone che un domani avranno delle famiglie...loro che avranno accanto centrali nucleari...loro che dovranno pagare cara l'acqua...loro che vedranno un Presidente del Consiglio non equiparato a loro...

...e piano piano questo bisbigliare si è trasformato in voce, e poi in immagini, poi in parole, poi in urlo composto...si chiedeva urlando di esserci, si chiedeva si di votare si, ma anche e soprattuto di andare a votare...di andare a esprimere la propria opinione...informandosi e scegliendo...facendo parte di un popolo...di una repubblica...dell'Italia...di essere insomma CITTADINI...

...ce l'hanno fatta...ce l'hanno fatta a far passare il messaggio...non a tutti, non a quelli che hanno abbassato la testa come chi ha fatto finta di nulla, come chi ha già scelto per loro...scelto di ignorare, di non scegliere...e forse questa è l'unica nota negativa...per il resto...

...godiamoci il momento...quello dell'arcobaleno...

giovedì 9 giugno 2011

Serata Fiorentina piena di Serendipity






Ieri è stato una giornata piena di Serendipity...quella cosa che mi succede molto spesso in cui penso o vedo o vado in un luogo/posto/cosa/fatto e PAM mi arriva proprio davanti agli occhi...

...ecco ieri avevo in programma di accompagnare il Principino al workshop su Vienna, sponsorizzato dalla compagnia di bandiera austriaca in quel di Firenze...

...la mia amica feisbucchiana La Dolce Peonia, parlava in un suo post di lei:

http://dolcemporiofirenze.blogspot.com/

...sinceramente non sapevo l'esistenza di un negozio bello e genuino così, e non sapevo come fosse il quartiere San Frediano...clicco il link dell'Emporio di Gaia e spulcio il blog...vedo le foto...leggo orari e indirizzo...

...mi chiama il Princi e mi comunica che mi ha mandato via mail l'indirizzo del luogo dove si terrà la presentazione...mi collego, apro la mail e vedo che il work shop si svolge al Loft in Piazza del Carmine...e sapete dove è Piazza del Carmine???

http://maps.google.it/maps?hl=it&rlz=1W1ACPW_itIT358IT358&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.&biw=816&bih=275&wrapid=tlif130763052191710&um=1&ie=UTF-8&q=piazza+del+carmine+firenze&fb=1&gl=it&hq=piazza+del+carmine&hnear=0x132a56a0d3a44cdf:0xba45a568896097d9,Firenze&cid=0,0,599092939294060008&ei=xdvwTaGMOcrOswaS8MCIBw&sa=X&oi=local_result&ct=image&resnum=1&ved=0CB0QnwIwAA

Ma va??? Proprio proprio una traversa di Borgo San Frediano!!!

E allora, con tutto l'entusiasmo serendipidyano, via si parte...

Io adoro Firenze, sempre sempre sempre, in ogni stagione, giorno, ora o momento Firenze riesce a rendere tutto più magico...

Dunque, appena siamo riusciti ad arrivare in zona (purtroppo il traffico magico non lo è mai) abbiamo parcheggiato e ci siamo incamminati. San Frediano è una zona piena di locali e ristorantini micro, nel senso che molti son parecchio piccolini...menu' sempre affissi in bella vista, cosa sempre lodevole e voglia di entrare in ognuno di essi...abbiamo il Trippaio di San Frediano, I'Vinaino, la Chiesa meravigliosa e imponente, piena di antiquari molto chic e poi artigiani di ogni tipo(un calzolaio di quelli veri di scarpe veramente stupende) ...e molte lavanderie a gettoni...ma ci vogliono anche quelle suppongo...

Ho subito trovato l'Emporio, sbirciato dentro, visto cose stupende che giuro fossi entrata avrei portato via tutto, e poi abbiamo cominciato a camminare su questa strada piccola e lunga...e non riuscivo a smettere di guardare, sbirciare, voltare la testa e roteare gli occhi...piano piano il quartiere iniziava ad animarsi, nonostante fosse mercoledì sera il centro fiorentino è sempre molto movimentato...soprattutto di turisti...come dicevo i localini son meravigliosi, appena ne proverò uno posterò il tutto...

Per il ciclo un Serendipity era poco ho trovato il ristorante di cui parlava la Dolce Peonia nel post Il Santo Bevitore, ho trovato la Cuculia Libreria con Cucina, poi un circolo di cui non ricordo il nome che è anche libreria con servizio navigazione internet gratuito ma anche giochi come dama e scacchi...buffo vedere in vetrina persone giocare ai giochi antichi con le cuffiette dell'Ipod...e poi ho visto con occhi ammirati altri locali e luoghi meravigliosi...

Ed eccoci al Loft dove si svolgeva il work shop...

http://www.loftafirenze.it/

...molto bello ed interessante il locale, con un ingresso singolare, sulla parete una presentazione scritta in corsivo con un pennello nero e gabbie antiche e bianchissime...tutto è giocato con i colori bianco e nero stile inglese...





...i bagni sono una cosa veramente stupenda...





...entrando altra saletta con pareti tappezzati di carta a righe verticali bianca e nera, con foto di piccoli bimbi tutte con cornici bianche, naturalmente fissate sul nero, e poi la sala...

http://www.loftafirenze.it/showcase/index.html

...si apre così, entri e sembra di stare in un altro luogo, un altro mondo, un altro tempo...io ne son rimasta affascinata...il legno in terra, il divano marrone di pelle scurissimo e poi le poltrone verdi...e il camino, non eccessivamente grande con un immenso orologio accanto...

...il catering è stato molto buono e particolare, hanno servito tipicità fiorentine, la pappa al pomodoro e lasagne vegetariane, alternati e a stuzzichini quali toast di pane verde con bacon, tartine di spuma di gorgonzola e lamoni, spiedini di salmone e carciofi e altri piccole squisitezze...il tutto innaffiato da leggeri vini austriaci...meno male esiste il Chianti...

...i dessert erano finger fodd made in Italy...very good...

...il work shop brevissimo e carinissimo era incentrato su Klimt...il prossimo anno avrebbe compiuto 150 anni e Vienna dedica mostre e conferenze su di lui e le sue opere...oltre al Bacio si potranno vedere altri quadri che saranno portati in città da altri musei internazionali proprio per l'occasione...


...molto carina l'idea di far realizzare ai partecipanti un quadretto con specchio con foglie d'oro e argento, perline e sassolini...mettendo a dispozione il tutto...e per noi è andata a finire così...









...ma ci siamo davvero divertiti...









P.s. Ultimo Serendipity della serata: che si fa, non si passeggia per Firenze By Night??? Ormai ci siamo...dunque via per il centro centro, Piazza del Duomo, Palazzo Pitti, gli Uffizi, Ponte Vecchio, i Lungarni, ma cosa vedo li??? Il Sei Divino, wine bar more chic che frequenta una mia amica, grafica che appunto gli prepara tutti i manifesti delle serate, che vedo su feisbukke...non poteva finire meglio...



martedì 7 giugno 2011

La famosa Cherry Blondies della ancor più famosa Ingrigd




Ricetta TOTALMENTE tratta da qui:

http://www.cavolettodibruxelles.it/2011/05/cherry-blondies

Questo è uno dei blog che seguo molto molto molto spesso...praticamente ogni giorno...lei è un MITO in tutto praticamente...e le sue ricette sono fantastiche...le foto pure...e io sono una misera dilettante...

Detto questo, mi cimento nella sua ultima ricetta, causa abbondanante risorsa di ciliegie e molta voglia di assaggiare il risultato finito...

Dunque ecco a Voi la ricetta, che ripeto, è precisamente presa dal Cavoletto originals:

Cherry Blondies di Cavoletto di Bruxelles.it

500 gr di ciliegie
180 gr di farina
180 gr di cioccolato bianco
120 gr di zucchero
100 gr di burro
2 uova
1 punta di liveito per dolcetti (ma punta punta eh)
Mandorle a scaglie a vista per riempire la superficie

Sciogliete il burro con il cioccolato bianco nel microonde. Naturalmente va girato di tanto in tanto per permettere di amalgamare bene bene il tutto.

Versare la farina, insieme allo zucchero, il pizzico di lievito (ma giuro veramente un pizzico)(io forse ho esagerato, perchè il dolce, come si evince, è venuto mooolto alto), una presa di sale e iniziare a mescolare.

Aggiungere il cioccolato fuso al burro e le uova, mescolare con un cucchiaio fino a ottenere un’impasto molto compatto e senza grumi. A me sembrava quasi una frolla, ben compatta e molto appiccicosa. Versare tutto in una teglia quadrata di 24 cm di lato. Snocciolare le ciliegie, una ad una, se riuscite anche due a due, e cominciare ad immergerle nell'impasto. Giuro che il primo strato è molto molto facile, più difficile riusulta quando si inizia con il secondo passaggio, perchè quelle che vanno giù spingono quelle già giù all'insù...insomma un divertimento stile anni 80 quando c'era un giochino, di cui non ricordo pressocchè nulla, dove appunto dovevi schiacciare topini (?) che sbucavano da buchi..forse è il gioco di Grattachecca e Fighetto dei Simpson...be va beh...comunque più ne riuscite a mettere più il risultato sarà particolarmente gradito ai commensali.

Io poi ho messo le scagliette di mandorle senza tostarla, dato che era già tardino, ma la ricetta originale prevede appunto la tostatura delle sopra citate mandorle.

Infornare a 180° C per 30 minuti, poi fare la classica prova stecchino.

Assaggiare (se riuscite a resistere) quando si è raffreddato il tutto.

Io non ci son riuscita, ho atteso che la Blondies divenisse appena tiepida, e diciamo che per i due giorni successivi non son riuscita a smettere.

Magari non c'entra nulla, ma io l'ho tuffato dentro lo yogurt, ed è stato DIVINO!!!


P.S. : Voglio ribadire che la ricetta è tratta dal blog www.cavolettodibruxelles.it mentre la foto è proprio mia (e mai potrebbe essere di Ingrid)...non so per quel che riguarda la privacy se basta così, altrimenti porgo le scuse all'autrice e rimuoverò al più presto il post.

sabato 4 giugno 2011

...quelli di Spinoza.it ...

...ieri pomeriggio alla Biblioteca San Giorgio (la Meravigliosa Biblioteca San Giorgio) si è svolto l'incontro con gli autori di "Spinoza. Una Risata Vi Disseppellirà.".

Questo blog l'ho scoperto da poco, pochissimo, praticamente 3 giorni prima di questo incontro. Un'amica romana ma residente a Milano, mi gira la mail della newsletter e rimango basita: QUESTI SON DEI GENI ! ! !

Praticamente questi due giovini ragazzi hanno sfruttato la loro esilarante capacità di accostare accanto al titolo della notizia, una frase, una parola, rendendola spassosa. Direte voi, ma di che genere??? Vi sembra che in Italia manchino gli spunti???

Politica, cronaca locale e estera, stranezze varie, economia, ma soprattutto Italian News di ogni genere..

Dopo il primo libro pubblicato, si sono avvalsi di persone che si iscrivono al loro forum (sul sito è tutto spiegato molto bene) possono contribuire con le loro genialità nascoste...un team di esperti legge, valuta e sceglie quelle che poi appariranno sul sito...

Non sempre capire la battuta è immediato, ma questo, credo, sia il bello...pensare e ripensare a dove sta l'ironia...

...ieri dunque, 4 gatti hanno accolto questi autori del nuovo millennio, perchè si sa a Pistoia tutto quello che è nuovo è PERICOLOSO, hanno presentato il nuovo libro, hanno letto pagine del romanzo verità shock della Daddario, parlato di quando Luca Barbareschi nel suo programma ha preso e letto davanti alle telecamere 5 delle loro battute pubblicate sul sito e quando qualcuno glielo ha fatto notare lui ha semplicemente risposto: "Sapete quanti film da me interpretati sono stati scaricati illegalmente???" e poi in un dibattito ha quasi preso a botte uno dei due autori (da ora in poi per me Barbareschi è un GENIO!), hanno spiegato il motivo del ritardo (devono aver fatto la Porrettana e uno dei due ha sofferto parecchio il mal d'auto), chiesto quindi al fotografo di modificare il colorito verdognolo prima di pubblicare le foto, hanno parlato un pò (poco) del loro progetto e letto (molto) delle loro frasi...

...poteva essere un più BELL'incontro...ma io son già soddisfatta così, perchè in questa Italia detta L'Italietta da molti, esistono ancora giovani che sanno guardare con occhio giusto le cose...che riescono a prenderci in giro nella maniera giusta...che provano a farci vedere come sono assurde le cose...che sai che quella battuta sarebbe la continuazione giusta del mega titolone da prima pagina...non sarebbe normale in un'altro paese...

L'incontro è stato chiuso con questa battuta, l' APOTEOSI direi:

"Morta la sorella di B. Fuochino."

(cit. da Spinoza.it)


Fatevi un giro: www.spinoza.it , resterete illuminati.

martedì 10 maggio 2011

Cosa Sarà

...e adesso questa canzone mi gira per la testa...e so che non mi lascerà per un un bel pò...

...questa canzone oggi, con quel che è successo al Giro, con il pensiero che quando è il tuo momento è il tuo momento, con la Marcegaglia che si è bevuta il cervello e apre la bocca per dire cose inaudite in qualsiasi paese civile, con le persone che combattono tutti i giorni con le proprio malattie più o meno vere, con il Principino che finalmente è tornato e scopro quanto mi è mancato, insomma questa canzone la voglia sentire ora, oggi, in repeat...mentre guardo fuori questo cielo azzurro che vine voglia di mangiarlo...


Cosa sarà che fa crescere gli alberi e la felicità,
che fa morire a vent'anni anche se campi fino a cento.

Cosa sarà a far muovere il vento a far fermare il poeta ubriaco
a dare la morte per un pezzo di pane o per un bacio non datoOh, cosa sarà, che ti svegli al mattino e sei serio
che ti fa morire di dentro di notte
all'ombra di un desiderio, cosa sarà.
Che ti spinge ad amare una donna bassina e perduta
la bottiglia che ti ubriaca anche se non l'hai bevuta.
Cosa sarà che ti spinge a picchiare il tuo re
che ti porta a cercare il giusto dove giustizia non c'è.
Cosa sarà che ti fa comprare di tutto
anche se è di niente che hai bisogno
cosa sarà che ti strappa dal sogno
Oh cosa sarà. Che ti fa uscire di tasca dei no, non ci sto
che ti getta nel mare e ti viene a salvare, oh, cosa sarà.

Che dobbiamo cercare, che dobbiamo cercare.

Cosa sarà che ti fa lasciare la bicicletta sul muro
e camminare la sera con un amico a parlare del futuro
.

Cosa sarà questo strano coraggio, paura che ci prende
e ci porta ad ascoltare la notte?che scende. Oh cosa sarà?
Quell'uomo e il suo cuore benedetto
che è sceso dalle scarpe e dal letto, si è sentito solo.E' come l'uccello che è in volo,
come l'uccello che è in volo si ferma e guarda giù.

Banana Republic

martedì 3 maggio 2011

Adotta un filare nelle Lanze


...tutto questo nasce l’anno scorso per il compleanno del Principino…

…avevo in mente un regalo speciale, ma leggendo il blog di un cuoco su Repubblica sezione di Firenze mi imbatto su questa grandiosa iniziativa…

ADOTTA UN FILARE NELLE LANZE

…io me ne son subito innamorata…adottare 20 metri di filare a Castagnole delle Lanze, in Piemonte, per avere in cambio 12 bottiglie della migliore Barbera che ci sia in circolazione…

…ma non è stato soltanto questo…è stata la disponibilità immediata dell’assessore Marco Cortese che si occupa con grande sentimento del progetto, è stato lo stupore del Principino quando ha aperto la busta e ha iniziato a leggere il patto di adozione, sono stati i momenti successivi di risaiola pure nel pensarci adottanti di filare per 20 metri nel Piemonte, è stata la possibilità di scegliere il filare, di avere sempre le notizie a dispozione, la possibilità di scegliere il nome delle nostre uve, al nostro vino…

…il loro invito ad ottobre per vedere con i nostri occhi, toccare con le nostre mani, mangiare con le nostre bocche le uve e assaggiare la barbera degli anni precedenti…la loro voglia di farci conoscere il loro territorio, i loro prodotti, il perché far adottare a persone sconosciute i loro vigneti…ci hanno portato nelle vigne, ci hanno fatto scegliere e hanno fatto le fotografie agli adottanti nei loro filari…ci hanno spiegato le procedure, ci hanno portato a degustare e vedere dove il nostro vino avrebbe riposato…in attesa dell’imbottigliamento…e poi il cercare di scegliere la bottiglia giusta, la migliore, la più bella…

…ci hanno accolto nel loro paese, ci hanno atteso e scortato al bed and breakfast…ci hanno consigliato una splendida enoteca, L’Oca Giuliva, che consiglio vivamente a tutti, per assaporare la creatività culinaria che sposa l’eccellenza del prodotto…

http://www.osteriaocagiulivaweb.com/

…e poi ci hanno stretto mani, fatto sorrisi, a noi, noi che abbiamo semplicemente aderito al progetto magari solo perché “che figo mi danno 12 bottiglie, mi posso vantare di avere un filare di barbera, poi faccio assaggiare a tutti il MIO vino..." quando in realtà loro hanno trovato questa idea geniale per aiutare i loro concittadini, per aiutare il paese, perchè le loro vigne non siano destinate alla morte perchè la modernità odierna accozza con questo paesino arroccato su di un colle, loro si sono inventati un progetto come questo per riportare o non fa scappare dal territorio locali gli agricoltori, i loro figli e i loro nipoti, per cercare di dar loro un futuro...

...si sono inventati tutto questo per poter riportare LA Barbera a dei livelli ottimali di qualità, perchè deve essere un'eccellenza del loro territorio...

...trovate tutte le info al sito, non esitate a chiedere a me per qualsiasi informazione, ma sopratutto alle persone responsabili del progetto, che saranno disponibili per ogni chiarimento...oppure, se vi va, andateci. Andate in questo posto che direte "ma non c'è nulla" ma no invece c'è tutto un paese che vi attende, li, con le braccia aperte...

http://www.lanze.it/adotta-un-filare

P.s.: Son appena tornata da Castagnole, dove ho partecipato alla festa "Di Cortile in Cortile" ...ma questo è un altro, bellisimo, post...

lunedì 11 aprile 2011

...questo mi rende felice...DAVVERO!!!!




...Grazie Grazie Grazie...Grazie a Federica che mi fa felice veramente regalandomi una delle sue meravigliose scatole...

...direte voi: "Perchè?"

...eh beh...




...la mia persona non sa scegliere MAI...la mia persona nel senso di me, di io...

...non riesco mai, davvero, a scegliere nulla...perchè, dice la vocina del mio io profondo, devo scegliere tra queste due cose? O peggio tra quattro? O peggio ancora tra otto??? O disastro tra miliardi di cose???

Ed invece, la mia cara Federica di
http://puntinipuntiniepuntine.blogspot.com/ ,
un super blog, dove la fantasia e la cretività si sposano con la bellezza del risultato, mi chiede quali sono le 3 cose che mi rendono felice...

...dovete sapere che la stessa cosa, in versione large, l'aveva chiesta anche Roberto. Roberto chi??? Si, Saviano, in versione di "Le 10 cose per cui vale la pena di vivere" e ero li che rimuginavo e rimuginavo...poi di corsa ho deciso di andarlo a vedere nella vicina Firenze alla libreraria Feltrinelli...e ho deciso che gliele avrei portate le mie 10 cose...ma questa è un'altra storia...

...sicchè avendo trovando nel blog di Federica, da scegliere SOLTANTO 3 cose mi son sembrate facile e veloci da trovare...ed invece...anche lì...pensa e ripensa...e ripensa...e pensa...ed eccole, di getto, scritte come mi son venute...con il cuore in mano...

1) La sera prima di dormire, quando capisci che hai fatto stare bene una persona speciale.

2) L'odore del mare, da inspirare dritto dritto nelle narici.

3) Cominciare a stare bene con me stessa.

...non vedo l'ora che arrivi la MIA scatola...

lunedì 14 marzo 2011

Acciaio



...anche questo è un libro che mi ha coinvolto dall'inizio alla fine...si legge tutto d'un fiato e non si smetterebbe mai...imprechi perchè gli occhi si chiudono la sera e tu vuoi continuarlo, sapere cosa succede, perchè queste due ragazze sono piene di vita e questa loro vita la stanno vivendo come vogliono, come meglio credono, con tutte le speranze che avevi anche tu alla loro età...

...queste due ragazze, nate e cresciute in un quartiere popolare di Piombino, la vicina Piombino, da dove tutti partono per la grand Ilva, l'isola d'Elba, mentre loro cominciano adesso ad affacciarsi alla vita vera...

...la Piombino della fabbrica Lucchini, dove si lavora l'acciaio bollente, dove gli operai sono tutti natii della città o quasi...dove ci si conosce tutti, perchè la fabbrica è un paese, un grande paese che raggruppa tutti quelli che non ce l'hanno fatta nella vita...e sono rimasti lì...

...le ragazze che hanno invece un sogno: andarsene via...via da questa città sempre la stessa, via dall'orrore familiare, dai padri mostri e i fratelli drogati, dalle madri inermi, che non possono fare nulla perchè ormai è troppo tardi, perchè ormai la loro vita è sfiorita a 33 anni, perchè ormai appartengono a quel mondo e non vedono futuro...

...queste ragazze che ancora bambine giocano a fare le donne, ruotano attorno all'essere veline, a scendere in spiaggia perchè tutti ti guardano, ad essere il "bocconcino" dei grandi, perchè un costume da bagno trasparente è quello che ci vuole per rimanere in testa a quello di 20...

...bambine cattive, che provocano dalla finestra del bagno vecchi guardoni, che però rimangono bambine quando devono fare i capricci per andare alla festa, che battono i piedi per terra se la mamma dice no...bambine che chiedono se magari un Lui le ha guardate davvero...bambine che promettono di scappare insieme...

...ma che poi, per gelosia, per una parola non detta, per un gesto mai fatto si dividono, non si parlano più, si allontanano...la forza di questo libro sta proprio in questo essere normale, in far succedere a queste ragazze quello che è successo o poteva succedere a noi...

...quante volte ci siamo ripromessi di andare da quella persona e parlarle, quante volte abbbiamo pensato di scrivere lettere e poi magari le abbiamo strappate e buttate nel cestino??? Proprio come le protagonistre di questo romanzo, che non si parlano, si ignorano ma sempre si pensano, sempre si preoccupano l'una dell'altre, sempre sperano di vedersi e di riuscire a fare la prima mossa...nella cruda realtà di vita di famiglie di periferia, di padri che abusano delle figlie, si cercano e si vogliono riprendere quest'amicizia vera fraterna...


...la pace che dà il finale, dopo molti sconvolgimenti, è la stessa di quando leggi un grande romanzo e pensi che non te lo scorderai mai...

mercoledì 9 marzo 2011

"La Vita Oscena"


...questo libro mi ha colpito dal momento della sua presentazione, alle "Invasioni Barbariche" e soprattuto mi colpirono le risposte dell'autore Aldo Nove alle domande barbariche...

...subito mi ha appassionato, un libbriccino piccino, che avrei voluto fosse di 1000 pagine da quanto l'ho amato...avrei voluto non finisse mai...

...perchè in ognuno di noi ci deve essere una parte del suo protagonista...in ognuno di noi deve esserci stato un momento in cui se non avessimo detto un si od un no, se non avessimo dato retta ad una persona o avessimo fatto si che qualcun altro scegliesse per noi la giusta via...forse avremmo potuto trovarci nei panni del personaggio principiale di questa storia, di questa vita...

...solo, rimasto solo, perso nei suoi ricordi...di una madre non amata ma voluta amare perchè morta...perchè ha lasciato questo bambino solo senza quell'amore che si pensa una madre possa dare...e che magari se fosse rimasta viva mai sarebbe riuscita a dargli amore come lui avrebbe voluto...

....di questo padre muto...che non ha saputo abbracciare suo figlio...

...e lui...questo figlio che rimasto in bilico tra la vita e la morte, non ha scelto di vivere, non ha lottato...ci si è ritrovato...e non vuol dire grazie alla vita...non si sente in debito...anzi crede che il mondo gli debba qualcosa, che il mondo debba risarcirlo...

...perciò decide di non integrarsi con la normale società...ma con una società che lui reputa la sua società...la più squallida...con una striscia di cocaina lunga come tutta la sua vita....che finirà proprio come dovrà finire la sua vita...in fretta...e poi gli incontri sessuali a pagamento...ma incontri sadomaso, incontri in cui lui si vuol far annientare, umiliare, possedere, in cui lui si fa anche picchiare...

...questo è un romanzo che è difficile non credere autobiografico...per la sua crudezza...perchè tutto quello che viene raccontanto sembra di toccarlo...perchè è scioccante....semplicemente perchè ti sembra vero...ti sembra che possa succedere da un momento all'altro...a te...al tuo vicino...se già così non è...

mercoledì 2 marzo 2011

...Voglia di incorniciare...


...come al solito rimando e rimando e rimando...

...regalo di Natale al Princi un sacco di cornici di legno...naturally home famous catena del fai da te svedese presente in ogni angolo del globo...e come al solito nella mega busta di plastica son rimaste...

...ho una parete intera, quella del corridoio, da riempire...devo solo sceglierle, mettelre sulla chiave, portarle dal fotografo e dargli le misure...

...e tutto questo vi sembra poco???