lunedì 14 marzo 2011

Acciaio



...anche questo è un libro che mi ha coinvolto dall'inizio alla fine...si legge tutto d'un fiato e non si smetterebbe mai...imprechi perchè gli occhi si chiudono la sera e tu vuoi continuarlo, sapere cosa succede, perchè queste due ragazze sono piene di vita e questa loro vita la stanno vivendo come vogliono, come meglio credono, con tutte le speranze che avevi anche tu alla loro età...

...queste due ragazze, nate e cresciute in un quartiere popolare di Piombino, la vicina Piombino, da dove tutti partono per la grand Ilva, l'isola d'Elba, mentre loro cominciano adesso ad affacciarsi alla vita vera...

...la Piombino della fabbrica Lucchini, dove si lavora l'acciaio bollente, dove gli operai sono tutti natii della città o quasi...dove ci si conosce tutti, perchè la fabbrica è un paese, un grande paese che raggruppa tutti quelli che non ce l'hanno fatta nella vita...e sono rimasti lì...

...le ragazze che hanno invece un sogno: andarsene via...via da questa città sempre la stessa, via dall'orrore familiare, dai padri mostri e i fratelli drogati, dalle madri inermi, che non possono fare nulla perchè ormai è troppo tardi, perchè ormai la loro vita è sfiorita a 33 anni, perchè ormai appartengono a quel mondo e non vedono futuro...

...queste ragazze che ancora bambine giocano a fare le donne, ruotano attorno all'essere veline, a scendere in spiaggia perchè tutti ti guardano, ad essere il "bocconcino" dei grandi, perchè un costume da bagno trasparente è quello che ci vuole per rimanere in testa a quello di 20...

...bambine cattive, che provocano dalla finestra del bagno vecchi guardoni, che però rimangono bambine quando devono fare i capricci per andare alla festa, che battono i piedi per terra se la mamma dice no...bambine che chiedono se magari un Lui le ha guardate davvero...bambine che promettono di scappare insieme...

...ma che poi, per gelosia, per una parola non detta, per un gesto mai fatto si dividono, non si parlano più, si allontanano...la forza di questo libro sta proprio in questo essere normale, in far succedere a queste ragazze quello che è successo o poteva succedere a noi...

...quante volte ci siamo ripromessi di andare da quella persona e parlarle, quante volte abbbiamo pensato di scrivere lettere e poi magari le abbiamo strappate e buttate nel cestino??? Proprio come le protagonistre di questo romanzo, che non si parlano, si ignorano ma sempre si pensano, sempre si preoccupano l'una dell'altre, sempre sperano di vedersi e di riuscire a fare la prima mossa...nella cruda realtà di vita di famiglie di periferia, di padri che abusano delle figlie, si cercano e si vogliono riprendere quest'amicizia vera fraterna...


...la pace che dà il finale, dopo molti sconvolgimenti, è la stessa di quando leggi un grande romanzo e pensi che non te lo scorderai mai...

3 commenti:

  1. Dev'essere un gran bel libro... grazie per la segnalazione! Un abbraccio

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  2. ...grazie a te di essere passata di qua...

    ...si, lo è proprio...bello intendo...e son convinta che lo rileggerò...magari fra qualche anno...e forse vedrò aspetti e sfumature differenti...

    A presto

    Sara

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  3. Vieni a vedere...indovina chi ha vinto una scatola??!?

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