Una ragazzina di 30 anni, già compiuti da un pò, cerca di trovare la strada per il futuro...ma vede il mondo intorno a se un pò deformato...
giovedì 4 febbraio 2010
Tempo libero
...il tempo per me è sempre stato un nemico...mi mancano sempre tre minuti e mezzo...perdo sempre il treno per 1 minuto netto...esco dai luoghi appena prima che un evento magnifico sta per accadere...
...adesso di tempo ne ho quanto ne voglio, ciò nonostante son sempre in ritardo...
...ma ieri tornavo dalla città e mi sono soffermata a guardare le persone che camminavano intorno a me...
...chi aveva un passo svelto, come le signore con le molteplici buste della spesa che correvano a casa a trasformare tutte quelle deliziose materie prime in piatti gustosi per tutta la famiglia, i signori di una certa età che invece fuori dal caffè discutevano con tutta calma della partita di calcio della sera precedente...mamme con i loro piccoli tutti rinvolti in sacchi porta neonato colorati per ripararli dal freddo che in questi giorni attanaglia il paese guardavano assorte le vetrine dei saldi...
...e io sola che passeggiavo con la compagnia di me stessa...pensavo soltanto a come le cose capitano nel momento sbagliato a volte...nel senso che io adesso avrei potuto stare con mia nonna se lei ci fosse sempre...è un pensiero che mi porto dentro da qualche giorno...mia nonna non era autosufficiente, e quando ho iniziato a lavorare la vedevo poco. Ma tutte le volte per lei era una gioia. Si vedeva dai sorrisi che mi faceva, da come gli occhi si ingrandivano per prendermi a fuoco tutta intera. Quando le portavo qualcosa, un dolce o magari un bel sacchetto pieno di caramelle gelees, erano grasse risate di felicità pura. Lei adesso non c'è più, e io avrei ora il tempo di dedicarmi a lei.
Vedo ancora una mamma che prende la sua bimba a scuola, la piccola inizia a raccontarle come è andata la mattinata, ma alla donna inizia a suonare il cellulare e perciò la bimba si zittisce. Si vede che la mamma è premurosa verso la figlia, sicuramente appena staccherà il telefono chiederà alla figlia di continuare il racconto. Ma forse non avrà il tempo per fare i compiti con lei, per portarla a danza, per trovare insieme il vestito di carnevale.
Io invece ce l'ho questo tempo.
Ora, se io avessi QUEL bambino, potrei dedicarmi interamente a lui, stargli vicino come non mai e magari ci divertiremmo tantissimo anche solo per un breve periodo, ma da ricordare tutta la vita. Andremmo a vedere i monti qui vicino, magari adotteremo un albero, in biblioteca troveremo qualche libro adatto alla cura di quel nostro gioiello naturale.
E poi chissà quante altre cose mi verrebbe da scrivere se gli occhi non mi si riempissero di lacrime.
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