venerdì 19 novembre 2010

Un libro scalda cuore



"Accabadora" di Michela Murgia

"Non metterti a dare nomi alle cose che non conosci, Maria Listru. Farai tante scelte nella vita che non ti piacerà fare, e le farai anche tu perchè vanno fatte, come tutti.

(...)

Accadono da sole...Sei nata tu forse da sola, Maria? Sei uscita con le tue forze dal ventre di tua madre? O non sei nata con l'aiuto di qualcuno come tutti i vivi?

(...)

Ti sei tagliata da sola il cordone? Non ti hanno forse lavata e allattata? Non sei nata e cresciuta due volte per grazia di altri, o sei così brava che hai fatto tutto da sola?"

Il libro che ho voluto leggere con tutta me stessa, che ho atteso perchè preso in biblioteca ed era prenotato all'infinito, che da subito ho sentito che mi appartenesse, mi ha stupito come mai credevo. In genere, quando ho molta voglia di leggere un libro e credo che sia in una certa maniera, arrivo ad un punto e poi mi si smonta. Magari molto bello, intrigante ma poi si arriva al finale in due secondi due e li, BUM, finisce.

Questo non succede con "Accabadora". Non potrà succedere a nessun lettore. Perchè questo libro è scritto con una tale minuziosità di particolari, traspare l'appartenenza dell'autrice a questa terra, la Sardegna, popolo pieno di tradizioni e che queste tradizioni vuole mantenere e difendere con forza dalla modernità.

Il libro, dato anche la sua vincita del Premio Campiello Letteratura 2010, non ha bisgno di presentazioni. Voglio soltanto dire che anche io sono stata un pò Maria, la protagonista, con un carattere molto diligente, con una visione della vita in bianco e in nero, in cui non si lascia spazio ai chiaro scuri. Ma poi, la vita si sa a volte è così tanto crudele che ti apre gli occhi quando proprio tu non vorresti. Come succede a Maria. Gli eventi che dovrà affrontare la riporteranno poi sui suoi passi, anche se proverà a scappare dai suoi affetti che non è mai riuscita ad accettare, tornerà dopo essere fugita lontano, dapprima per dovere, ma poi riuscirà a comprendere che "Non c'è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada, Maria, e tu dovresti saperlo più di tutti.".

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