sabato 14 gennaio 2012

Fuggire.

...e la paura di essere di nuovo un pò felice si è impadronita di me...

...quando non c'è nulla da temere, quando si può riuscire a tornare a sorridere, ad provare una piccola sensazione di felicità, io sento che non mi può, non mi deve appartenere...

...in tutto quello che faccio, non riesco a non pensare che poi scoppierà tutto, o peggio, si dissolverà come una bolla di sapone...

...tutto il mondo intorno si evolve e va verso una direzione precisa...la mia è per forza ostinatamente contraria alla corrente...per forza.

Io non so se riesco a stare in questa società, non so son capace di continuare a respirare, sorridere, mangiare, dormire, godere di un alba o del mare, il mio adorato mare...

...ho paura di un domani, un domani in cui dovrò ritirare fuori vecchi discorsi, vergognarmi del mio essere speciale, di avere una cosa speciale dentro ma che purtroppo è un difetto...vero e proprio...

...e vedere dall'altra parte la pietà, il volto cambiare espressione, l'allontanamento, il mio fuggire e non essere inseguita...il dolore di nuovo, prepotente, stagnante...

...credo di non poter sopportare tutto questo, oggi mi son vista come una cosa difettata, una cavia da laboratorio impossibile da utilizzare perchè diversa, una casa a cui manca un piano, il secondo, quello che riesce a tenere in piedi il terzo, che guarda il cielo infinito...

...mi manca qualcosa dentro, che mi porterà a farmi mancare per sempre la cosa a cui tutti guardano: il futuro.


...e trovare una persona che non ti lascerà fuggire, che ti stringerà forte anche quando confesserai tutto quello che dovrai, e riuscire a guardarlo negli occhi, supplicando dentro di non vedere la pietà...sarà impossibile.

Credo che fuggire dal mondo sarà l'unica via.

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