Una ragazzina di 30 anni, già compiuti da un pò, cerca di trovare la strada per il futuro...ma vede il mondo intorno a se un pò deformato...
venerdì 14 maggio 2010
...il Paesiello...
...venerdì è stato il compleanno di una persona speciale...un Nonno che mio Nonno non è ma che lo sento mio dal profondo...
...l'ho incontrato quasi scontrandomi con le sue idee, come nascono dunque le amicizie più sincere, forse perché ci si sente liberi ogni tanto di scontrarsi, nelle discussioni più infuocate, magari davanti ad un camino, in una sera triste d'inverno, che proprio per questi incontri, diventa indimenticabile.
E' stato il Presidente dell'Assciazione per lo Sviluppo Turistico di Torri, un paesino sulla montagna pistoiese, di cui è nativo. Proprio perché nativo, ha una vera e spassionata passione per la sua terra, per la sua casa, che ha dovuto lasciare perché il lavoro chiamava, lo sviluppo industriale era in città, è dovuto scendere a valle, ma il suo cuore, il suo impegno e la sua anima son rimasti al Casone, la zone dove si trova la sua casa.
L'amore per questo paese ha fatto si che tramite l'Associ azione, sotto la sua presidenza, si realizzassero il bar e il ristorante pizzeria, unico punto di ritrovo fortemente voluto da molti ma non da tutti. Ma ce l'ha fatta appunto e io ero accanto a lui a portare avanti un sogno, un progetto: non far morire questo paesello.
Un piccolo paese, un gioiellino che si anima d'estate, con le signore che mettono fiori sui davanzali, curano le strade, le case, gli orti e i giardini, in molti, soprattutto gli anziani originari di lassù, tornano a riaprire ed abitare le case agli inizi di giugno e si stabiliscono li per l'intera stagione estiva. Senti che il chiacchiericcio inizia la mattina presto, i sapori delle cucine escono dale vecchie persiane di legno ancora lucide, i camini spesso continuano a fumare ininterrotamente, qualche nonno porta a spasso il nipotino, i ragazzini corrono su per la salita della chiesa, qualche signora stende i panni, e poi ci sono sempre coloro che non possono star fermi, perciò martello e chiodini alla mano, rimettendo sempre a posto qualcosa.
Io dovrei stare ore e ore a dilungarmi su quanto questo posto si meraviglioso, fermo nel tempo, esempio d un passato che è ancora vivo e possibile, ma non credo sia questo il momento e il luogo adatto.
Voglio soltanto dire grazie a questo Uomo, questo Mio Nonno Adottato, che c'è sempre per me e io per lui, che se, anche non ci sentiamo spesso, io so e lui sa che basterebbe vederci ed uno sguardo ci farebbe capire tutto, se stiamo bene o siamo preoccupati per qualcosa, che ognuno di noi può contare su di una persona che si batterebbe per le sue idee se ce ne fosse bisogno, che sarebbe compatto davanti ad un muro di no, ma che poi, se si accorge che stiamo prendendo una direzione sbagliata, sarebbe capace di ammetterlo e di virare insieme per un obiettivo comune.
Io a questo Nonno voglio un gran bene per la persona che è.
E questo, per me, è l'importante.
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