domenica 16 marzo 2014

Ho dormito 12 ore e mi sveglio prima della mia solita sveglia.
Mi alzo, mia sorella mi dice che dopo la serata di ieri sera non se la sente di alzarsi, e dato che avrei dovuto accompagnarla all'Ikea, beh meglio così.
E' domenica mattina, c'è il sole che filtra dalle tapparelle e io ho soltanto voglio di alzarmi, mangiare le mie due fette biscottate con la marmellata di more di rovo Chiavarini, un buon caffè, e poi leggere il libro di Guccini sulle cose perdute. Nel cd Brunori Sas canta il suo vecchio album, quello con Guardia 82 che mi fa allegria da bambina solo a sentirne il reef. Mi viene in mente di fare la pasta per la pizza. Mi viene in mente che saranno anni che non la faccio e stasera invito lei, mia sorella e il suo fidanzato per mangiarla insieme.
Iniziano le paranoie, andiamo alla partita, facciamo tardi, poi c'è da correre, tornare a casa e infarinarsi, preparare infornare servire...ma mi va troppo l'idea.

Dopo aver colazionato prendo le mie gambine e attraverso tutta la città, oggi è domenica ecologica e non passa nemmeno una macchina. Nemmeno una. Il sole scalda, anche se le persone hanno ancora i piumini e io non so sinceramente come fanno. Ho la radio che suona i Doors e questo è già abbastanza per affrontare una piccola spesa di urgenze, tra cui il lievito che non compro più da anni, dato che mi andava sempre a male. Due o tre cose, quattro o cinque e poi anche una confezione mega di yogurt di quelli buoni che è in offerta. Torno indietro con una sacca stile befana, piena zeppa che mi fa piegare la schiena e torno a casa. Passo dalla piazza centrale della mia città, ormai sono le 13 passate ed è quasi vuota. Qualche turista, una coppia con un bimbo che scorrazza libero e felice. No, non è una gallina. Non posso permettermi di fermarmi per leggere quel libro che mi son portata dietro ma fa lo stesso.
Ho comprato tutto il necessario e devo fare la pasta per la pizza. Prima però mi cucino una svizzerina semplice semplice alle erbette con melanzane grigliate per pranzo.
E ora sono pronta davvero per infarinarmi tutta da capo ai piedi. Per me, per i miei due invitati e per quella persona che stasera scenderà dalla montagna più alta e lontana del mondo per mangiarla insieme a me.


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