Questo non è un libro per chi ne sa, al contrario. E’ un libro per le persone che non ci hanno mai pensato, per quelle che non ci hanno mai fatto caso. Per le persone che hanno preso la Mary così, normalmente, nelle chiese, nei dipinti, nel presepe, nei santini, nei rosari. Come si prende Pinocchio a Collodi. C’è, sta li. Un’icona non emotivamente grande.
E’ un libro che rivaluta, che guarda questa donna da un altro punto di vista. Forse parecchie donne sono guardate in questo libro da un altro punto di vista.
Si parte da Eva, si passa per Santa Maria Goretti si finisce con il premio nobel Madre Teresa di Calcutta. E, in ordine, risollevando Eva dalla gravità della sua colpa sul peccato originale (d'altronde chi l’ha staccata la mela?), passando da Santa Maria Goretti, cioè una ragazzina idolatrata a mito dalla Chiesa perché si è fatta uccidere pur di essere pura come la Madonna, finendo appunto con Madre Teresa che sempre per la Chiesa “non rappresentava solo una campionessa di carità, era soprattutto una vestale della sua dottrina morale sulla vita, quella che maggiormente interferiva con la libertà delle donne di disporre di sé stesse”.
Ci si chiede del perché la Madonna rimane sempre giovane, anche quando suo figlio, più che trentenne muore. Nella Pietà di Michelangelo sembrano quasi due fanciulli.
Ci si chiede perché Adamo lavorerà la terra con sudore, e la donna invece partorirà con dolore?
Si parla dei dibattiti teologici maschili, quando si iniziarono gli studi sul parto indolore negli ospedali più all’avanguardia. Mentre nelle fabbriche più all’avanguardia non ci si chiedeva affatto se una macchina che faceva risparmiare fatiche, e quindi sudore, agli uomini fosse giusto o meno davanti al cospetto di Dio. Se il peccato originale era stato espiato al punto di poter smettere di sudare.
Questo è un libro che dà un suo punto di vista. E i punti di vista differenti aprono sempre la mente.
wow, sembra davvero qualcosa di molto interessante questo libro...
RispondiElimina...interessanto e apre la mente...oddio a me ha aperto la mente anche il primo di Dan Brown sul Santo Graal...si vede che ne so molto poco di una certa comunità...
RispondiEliminaNon potevo non intervenire, dato che il libro l'ho letto anche io e mi è puaciuto tantissimo. Molto, molto pensoso e originale. Della stessa autrice mi hanno anche consigliato "Accabadora" lo leggerò di sicuro. Ciao!
RispondiEliminaCiao Lilly, grazie per essere passata di qui e si, si e di nuovo si, leggi Accabadora! E' una storia, non una specie di saggio come questo, ma raccontanta come soltanto una persona capace di ascoltare antiche storie di una "gente", unica e con tanta tradizione alle spalle, sa fare. Ma non solo. E' una storia vera, viva, antica ma possibile in una Sardegna ancora piena di tradizioni vive.
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